Once upon a time

l'Essenza

La storia dell’Atelier Gallia e Peter è una storia secolare che non si ripete mai uguale a sé stessa. “Una tradizione basata sull’unicità del cappello realizzato con un processo produttivo manuale al servizio del cliente e rispettoso della sua personalità e del suo stile: questo il valore dell’essere artigiano”, come racconta Laura Marelli, l'ultima erede dell'Atelier Gallia e Peter. L'artigiano come creatore di oggetti che non impone il suo gusto, ma dà forma e concretezza al desiderio delle persone che ha di fronte, traendo dal suo lavoro un'intima, profonda soddisfazione.

Un saper fare incentrato sul piacere di realizzare capi su misura con un approccio multisensoriale frutto della sinergia tra occhio e mano.

Lo sguardo come forma continua di apprendimento che supervisiona e trasmette i gesti al tatto per indagare le potenzialità dei materiali; l’ascolto come leva per intessere relazioni durature; l’olfatto come guida per mantenere e ritrovare attraverso gli odori competenze e abilità alle origini del marchio. Una memoria delle mani che collega tra loro le quattro generazioni di donne Gallia e Peter.

1920 circa, una cliente di Lalla Gallia a Torino

1950 circa, Mariuccia Gallia con una cliente nell’atelier Gallia e Peter,
via Montenapoleone, 3 Milano

1990 circa, una cliente nell’atelier Gallia e Peter,
via Montenapoleone, 3 Milano

2012, Cappelli Gallia e Peter - VogueItalia settembre 2012
Mackenzie Drazan St: Enrica Ponzellini Ph: Luciana Val & FrancoMusso

2012, Laura Marelli al lavoro nell’atelier Gallia e Peter
in Via Moscova, 60 Milano

RITORNA